Cambiare nome per cambiare politica
Questo è il titolo di una mozione congressuale di cui sarò relatore, con la quale si chiede al Partito del Lavoro (PdL) di modificare la propria denominazione e di riprendersi il nome originario di Partito Comunista. Una proposta che, però, non può limitarsi al mero cambio di etichetta, ma che deve presupporre una modifica sostanziale del modo di fare politica del PdL, finora troppo ligio ad una visione di – come ha scritto Beat Wyss – “cugino birichino del Partito Socialista”: una mozione che chiede, nel solco del 18° Congresso del 28 maggio 2006 (Osogna), un rinnovato spirito di indipendenza di classe e di identità marxista al partito storico dei comunisti ticinese.
- Mozione congressuale: leggi
- Simone Colombo: “Partito Comunista: minaccia o possibilità di cambiare?”
- Beat Wyss: “A proposito del Partito Comunista”
Pubblicato il 5 settembre 2007, in Movimento operaio con tag comunismo, PdL. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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